disabilità complesse
Cosa sono le disabilità complesse
I professionisti del Polo Riabilitativo Nuova Sair si prendono cura di persone di ogni età con disabilità complesse, sia presso la Struttura, attraverso attività riabilitative nel centro semiresidenziale, sia al domicilio.
Nel caso dei servizi domiciliari, ci occupiamo prevalentemente – ma non solo – di malattie degenerative e, per l’età pediatrica, prima infanzia e età evolutiva, di paralisi cerebrale spastica infantile, malattie rare, sindromi malformative, malattie metaboliche, patologie dovute alla nascita pretermine, disturbi del neurosviluppo e malattie cromosomiche.
Disabilità complesse
Le disabilità complesse (con cause neurodegenerative, metaboliche, intellettive) determinano deficit funzionali multipli e coinvolgono le componenti organiche, funzionali, cognitive e comportamentali della persona. Possono essere congenite oppure derivare come conseguenza di un trauma o di una patologia.
Con il termine disabilità ci si riferisce ad un fenomeno multidimensionale, che riguarda l’interazione tra persona e ambiente fisico e sociale. Per questo, un approccio volto a migliorare la qualità di vita e a garantire una maggiore inclusione sociale, deve necessariamente considerare ogni aspetto della vita .
Le diverse tipologie di disabilità sono: fisica, psichica e sensoriale.
La disabilità fisica è legata ad una compromissione o impossibilità del movimento.
La disabilità psichica comprende diverse forme di ritardo mentale (lievi, moderate, gravi e gravissime). I sintomi della disabilità possono, tuttavia, manifestarsi successivamente, nel periodo dello sviluppo e durante il periodo scolastico, con un funzionamento intellettivo generale significativamente al di sotto della media, accompagnato da limitazioni nel funzionamento adattivo (comunicazione, capacità sociali, capacità di autodeterminarsi ecc).
La disabilità sensoriale comprende le disabilità legate all’udito e alla vista e in questo caso ci si riferisce soprattutto a: cecità o ipovisione (con visus inferiore ai 3/10), sordità o ipoacusia (con perdita uditiva di oltre 25 decibel in entrambe le orecchie) e sordo-cecità (presenza simultanea di disabilità visiva e uditiva).